Alcuni luoghi rimangono dentro più di altri, e diventano tuoi anche se non li abiti abitualmente. Il “mio paese” è Castelvetro di Modena. In realtà è il “nostro paese”, mio e del finalmentemarito, non a caso è stata la cornice del nostro matrimonio.
Non potevo non partire da qui per raccontarvi Modena e i suoi dintorni, ri-scoprendo un borgo che mantiene tutto il suo fascino antico.

“Castrum vetus”, antico castro, accampamento romano, è questo il significato etimologico di Castelvetro, che rispecchia la struttura del borgo stesso. Passeggiando sui ciottoli e tra le sue mura, si percepiscono nettamente le origini medioevali e rinascimentali. Un piccolo borgo che domina la valle orgoglioso della sua storia: dal 1330 al 1796 fu feudo della famiglia Rangoni, consorteria nobiliare di parte guelfa originaria di Modena, e proprio nel loro palazzo trovò rifugio Torquato Tasso, scappato da Bologna a causa di alcune pasquinate a lui attribuite.
Non si sa quanto tempo il Tasso si sia fermato a Castelvetro, forse non molto a lungo. Rimane, comunque, in memoria del suo soggiorno un’incisione posta sulla sommità della porta di accesso al palazzo Rangoni che recita:
“TORQUATO TASSO COLPITO DAI PRIMI STRALI DELLA CALUNNIA QUI RIPARAVA NEL MDLXIV”.


Il vero cuore del Centro Storico è rappresentato da Piazza Roma, sulla quale si affacciano la Torre delle Prigioni, il Palazzo Comunale e la Torre dell’Orologio. La grande piazza panoramica, costruita tra il 1934 e il 1935, è caratterizzata da una pavimentazione in cotto con al centro una scacchiera dove, ad anni alterni, viene disputato il gioco della Dama Vivente, esibizione facente parte della manifestazione Il Cinquecento a Castelvetro.

Altro punto d’interesse è la Chiesa Parrocchiale dei Santi Senesio e Teopompo Martiri, nata come cappella privata dei Rangoni, poi sconsacrata nel 1897 e divenuta abitazione privata. Ha lasciato il posto alla nuova Chiesa parrocchiale.
La nuova Chiesa, realizzata su progetto del Barberi, sorge al centro del Borgo e si presenta con le caratteristiche tipiche dello stile neogotico. La facciata in laterizio mette in evidenza, attraverso le lesene e i pilastri, la tripartizione interna, e presenta tre porte, sormontate da rosoni, e un cornicione con fregio ad archetti pensili.
Il Campanile, staccato dalla Chiesa di circa due metri, si trova nella direzione sud dell’abside centrale ed è collegato alla Chiesa attraverso un piccolo corridoio.
Sicuramete tra i più bei campanili della regione, svetta verso il cielo coi suoi 48,5 metri di altezza.
Tra gli aspetti più curiosi è bello ricordare che la Chiesa fu costruita con la partecipazione di tutto il popolo (concetto di Chiesa-Comunità). Tutti, compresi i bambini, s’impegnarono nel trasporto dei mattoni che giungevano sui carri dalla Fornace Cavallini, dalla Chierichina fino al Castello, in perfetto spirito emiliano!

Per me questi vicoli sono pieni di ricordi, ma consiglio a tutti, modenesi e non, di farci un salto, per una passeggiata, un sabato o una domenica tra le bellezze emiliane, oppure per partecipare a uno dei diversi eventi organizzati dal Comune: la dama vivente, le sagre del lambrusco Grasparossa, le manifestazioni ciclistiche, e tanto altro ancora.. sul sito del comune, potete trovare il programma completo, per Natale, per esempio, Castelvetro si vestirà di luci e l’08 dicembre avrà luogo una parata in costume, con la possibilità di gustare i prodotti locali.

Questi bellissimi scatti di Letizia e Viola, sicuramente vi avranno invogliato a visitare Castelvetro, ma se vi serve una spinta.. come dire.. “più gustosa” vi accontento subito 😉
Dopo una bella passeggiata per il borgo e per le colline circostanti la cosa migliore da fare è sedersi a un tavolo e assaporare ciò che di buono offre questa terra.. e io ho il posto perfetto!
L’agriturismo “Cavaliera” è un altro dei miei posti del cuore, il mio finalmentemarito mi ha portato qui durante le nostre prime uscite, ho dei ricordi bellissimi di quei giorni.. di quasi 10 anni fa.. e ancora oggi amo questo luogo.
Elena e la sua famiglia lavorano con amore e questo lo si percepisce prima di tutto dai piatti che preparano, rimarrete deliziati, ma la cosa più importante è la loro accoglienza, vi sentirete a casa! Anche il vino e l’aceto balsamico sono di loro produzione.. tutto buonissimo!
Immaginate una domenica a pranzo, con amici o in coppia, gnocco fritto per cominciare, un buon calice di lambrusco, tante risate e il cuore più leggero!
Vi lascio a questo venerdì.. dai che manca poco.. domani è sabato! E chissà magari qualcuno di voi farà un salto proprio a Castelvetro!



Riferimenti:
Dall’ Autostrada A1 uscire a Modena Sud, girare a destra direzione Modena, avanti 100 mt girare a sinistra direzione Castelvetro poi seguire le indicazioni. Si attraversano le località: S.Vito e Castelnuovo Rangone ed infine si raggiunge Castelvetro di Modena.
Via Cavaliera 1/b loc.Solignano Vecchio
41014 Castelvetro di Modena (MO)
Tel. 059 799835
Credits:
Photo: L&V photography
Che bei ricordi!
🙂 bellissimi ricordi 🙂