Bye bye 2014!

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Ed ecco che il 2014 sta per volgere al termine.. ho pensato molto a cosa scrivere per l’ultimo articolo dell’anno. L’umore generale è quello di ogni anno: qualcosa tipo “salutiamo finalmente questo 2014 e speriamo che il 2015 sia migliore”. Siamo sostanzialmente insoddisfatti, e guarda caso lo siamo ogni 31 dicembre. Personalmente non amo il cinismo e l’insoddisfazione cronica, se da un lato è vero che di cose di cui lamentarsi ce ne sono, e non poche, in questo nostro Paese che non ha trovato ancora una guida certa e che sembra aver dimenticato i propri ideali rifugiandosi in una più “sicura” ipocrisia, dall’altra parte è anche vero che il “Paese” siamo noi stessi, e dobbiamo avere il coraggio dell’ottimista, dobbiamo crederci, lo dobbiamo a noi stessi.

E’ per questo che, nonostante il mio 2014 non sia stato semplice, non posso essere triste, perché le cose belle, anzi bellissime sono state più grandi dei problemi. Ho imparato tanto quest’anno, e una delle cose più importanti me l’ha insegnata il finalmentemarito e la voglio condividere con voi. Sapete, io per formazione ed educazione sono stata abituata a prevenire, e questa è una gran cosa, e posso solo ringraziare i miei genitori, e soprattutto mio padre per questo insegnamento. Prevenire vuol dire non lasciare nulla, o quasi, al caso, evitare l’evitabile, pensare a ogni risvolto negativo e avere la soluzione già pronta, tutto bellissimo, però questo modo di vivere ha un lato negativo: può condurre a una sfiducia nella provvidenza. Il finalmentemarito ha una formazione diversa, è organizzatissimo e necessariamente anche lui, per esigenze lavorative, ma anche di vita, è portato a prevenire invece che curare, però ha una fiducia nella provvidenza che io non avevo mai neanche considerato (nonostante abbia studiato, come tutti voi, “I promessi sposi” alle medie ;)).

Questo ho imparato nel 2014, nel pieno dei 30 anni: a credere, e non sto parlando di fede. Parlo di fiducia, di speranza nel presente e nel futuro. Le difficoltà ci sono state, e tutt’ora ci sono, ma sapete cosa dice sempre il finalmentemarito? “Non ti preoccupare, in qualche modo ne usciremo”… ed è andata sempre così, magari per il rotto della cuffia, ma le cose si sono risolte in qualche modo, a volte inspiegabilmente. 

Lo so, le parole possono rimanere solo parole, e se si è in una situazione difficile o dolorosa si fa fatica anche solo a pensare di credere che le cose si sistemeranno, però è anche vero che, se proviamo a dimenticare la paura di un’eventuale delusione, sperare non costa niente, anzi può darci la forza di andare avanti giorno per giorno.

Dobbiamo provare a recuperare i nostri sogni, saranno loro il vento che porterà la nostra barca a destinazione. Questo è quello che ho imparato.

Il mio ricordo più bello, invece, non può che essere il giorno del mio matrimonio. Una felicità immensa, l’amore, l’amicizia, l’affetto, la gioia, la commozione: tantissime emozioni shakerate insieme!

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E voi cosa avete imparato quest’anno e qual’è il vostro ricordo più bello? Quelli brutti li ignoriamo volutamente… teniamoli solo se possono insegnarci qualcosa per il 2015.. se no salutiamoli per sempre!

BUON ANNO CIVIX! CI SI “SENTE” NEL 2015!


Credits

Photo: L&V Photography

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