#2 LOVE is ALL you NEED: Agostodelduemilaquindici

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Oggi si parla d’amore al Civico e si torna nel mondo dei preparativi del matrimonio con Stefania e Francesco, due ragazzi pugliesi (di Crispiano lei e di Grottaglie lui) che ci scrivono da Roma, loro città d’adozione. Dicono di avere 67 anni in due e di “smezzarseli a seconda delle occasioni” e si sposeranno tra meno di 5 mesi… da qui appunto il nome del loro blog: “Agostodelduemilaquindici“. Intervistarli è stato molto interessante, perché oltre ad essere una bellissima coppia hanno le idee chiare e hanno voluto realizzarle anche il giorno del loro Sì. Queste idee si chiamano SOSTENIBILITA’, ETICA ECONOMICA E AMBIENTALE e BIODIVERSITA’. 

Partiamo con l’intervista per conoscerli meglio:

1. Dove vi siete conosciuti e da quanto state insieme?

Ricordiamo solo che era una splendida giornata di mare, nel 2001 crediamo… Da lì in poi non ci siamo mai persi di vista, con qualche assenza qua e là, ma varie vicissitudini ci hanno poi fatti ritrovare più vicini che mai. Il giusto premio per una vita passata a complicarcela un po’ troppo!

2. La fatidica proposta com’è stata? Inaspettata?

No, affatto! Giocavamo su un terreno scivoloso e siam finiti col cascarci. Ci siam divertiti a emulare le proposte altrui in tante città, all’ennesima il lago ci fu galeotto. Sempre d’estate, sempre a mollo, tra decine di bagnanti, Francesco era lì e non scherzava più!

3. Cosa vi ha spinto ad aprire un blog che parla di voi e del vostro percorso?

Semplicemente la voglia di costruire qualcosa di nostro, partito da zero e con le nostre quattro mani. Incentrarlo sul nostro matrimonio è stata una scelta ponderata dal fatto che ci piaceva immaginare una comunicazione tra coloro i quali parteciperanno alla festa, che servisse già a scaldare gli animi. Poi è cresciuto e ci mette sempre più di buon umore, col blog cresce anche la nostra voglia di spaziare sugli argomenti inerenti al wedding e la cosa ci diverte un sacco.

4. I preparativi del vostro matrimonio si basano su una scelta precisa: seguire la via della sostenibilità e dell’etica sia economica che ambientale, nel concreto questo cosa significa?

Significa tanto per noi. Non è una scelta influenzata da mode o stravaganze, ma rispecchia i nostri ideali e lo stile di vita che già adottiamo da tempo con mille riguardi all’ambiente. Ad esempio, facciamo attenzione a che prodotto scegliere sugli scaffali dei supermercati, preferiamo fare due passi anziché sgasare in auto, non usiamo stoviglie usa e getta e spegniamo la luce quando lasciamo una stanza per entrarne in un’altra… Da qui il riflesso è condizionato. L’evento per eccellenza è per noi una sfida, una piccola dimostrazione che si può far festa anche senza nolo di auto o fuochi d’artificio. Un aneddoto: abbiamo scelto il comune dove celebreremo le nostre nozze e il luogo del ricevimento distanti tra loro solo quattro chilometri. Ciò permetterà agli ospiti di fare poca strada in ogni spostamento visto che la maggior parte di loro vive nelle vicinanze. Piccole e semplice cose che moltiplicate per tante persone possono fare la differenza.

5. Seguendovi ho capito che non è “una passeggiata” cercare di fare le scelte giuste per rispettare i vostri propositi, secondo voi come mai? Forse il mondo del wedding in Italia non è abbastanza attento a questi principi? O forse è un problema generalizzato, di cultura sociale?

Di certo il secondo. Se ci fosse più richiesta da parte dei futuri sposi di conseguenza la macchina organizzativa del wedding offrirebbe maggiori servizi green. C’è però da sottolineare che qualcosa, anche se lentamente, si muove.

6. Io mi sono sposata da poco e leggendo il vostro interessante articolo ”quanto ci costa il nostro impatto zero?”, ho notato con piacere che abbiamo fatto alcune scelte simili come la valorizzazione del km 0 e il rispetto delle materie prime, mi sono però resa conto di quanto sia complicato fare una scelta consapevole relativa alle fedi. In particolare penso ci sia una carenza di informazione. E’ davvero l’aspetto più difficile di un matrimonio eco-friendly? E cosa vuol dire scegliere anelli in oro solidale?  

Pensare che l’anello che porteremo al dito per la vita non abbia gravato le condizioni di vita altrui è per noi motivo di gioia immensa. Davvero non riuscivamo a pensare di risparmiare qualche euro sull’oro che non fosse certificato come solidale. È d’obbligo ammettere che di certo è stata una delle ricerche più estenuanti. Basti pensare che vivendo a Roma siam riusciti a trovare una sola gioielleria che trattasse l’oro etico solo dopo molte settimane e le alternative ad essa le trovavamo solo sullo shop online di varie onlus o altre gioiellerie, non proprio il luogo adatto dove comprare delle fedi nuziali.

7. Cosa vi sentite di consigliare a sposi come voi che sono all’inizio dei preparativi e che intendono seguire la via dell’impatto zero?

Di non farsi condizionare da nessuno e seguire la propria strada! Facciamo il tifo per loro e siam sempre pronti a dar qualche consiglio se nelle nostre corde…

8. In un vostro recente articolo ponete la Domanda con la D maiuscola “Che cos’è l’amor”? Secondo voi che cos’è? E secondo voi cosa significa sposarsi nel 2015?

Per noi l’amore è ciò che ci spinge ad addormentarci assieme anche dopo la più furiosa delle litigate, semplicemente il fulcro che ci obbliga a fare cose che in realtà mai avremmo voluto fare. E sullo sposarsi oggi… Mah! Per ciò che ci sta dando organizzarlo diremmo che ogni giorno è quello giusto per convolare… Anche solo per creare un posto sicuro dove ripararsi dalle insidie di quel che oggi rappresenta questo paese.

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9. Ma entriamo un po’ di più nel vortice dei preparativi.. a che punto siete? Rispetto all’inizio vi sentite più tranquilli o più agitati?

Di certo molto, molto, molto tranquilli! Abbiamo cominciato a organizzarci con tanto di quell’anticipo che abbiamo tempo da regalare…

10. Siete sposi “Do it yourself”?

Siamo praticamente due perfetti direttori d’orchestra, la nostra bacchetta funziona a dovere con gli addetti ai lavori…

11. Durante i preparativi si vede un po’ di tutto e si incontrano persone di tutti i tipi. C’è un momento che ricordate con più incredulità, del tipo “non è possibile che alcune cose esistano” oppure.. “ma stiamo scherzando”?

Sì, ci son stati momenti deliranti! Da un tour guidato in una sala ricevimenti  direttamente da un sosia di Elio (senza storie tese), alla direttrice di un secondo posto dove sembrava stesse in diretta su Real Time… Odiosamente vip!

12. Qual’è il momento del giorno del matrimonio che vi mette più agitazione?

Il saldo ai fornitori!

13. Avete qualche tradizione che volete rispettare il grande giorno, o anche il giorno prima?

Probabilmente la serenata dalla sposa è l’unica tradizione che potrebbe fare al caso nostro, a dispetto delle giarrettiere da lanciare, cravatte da tagliare e prime notti da onorare. Anzi no, forse la serenata non sarà l’unica…

14. C’è già aria di preparativi per i rispettivi addii al nubilato/celibato?

Biglietti fatti, destinazioni sconosciute. Las Vegas we’re coming!

15. E il viaggio di nozze? Immagino che sarà all’insegna della sostenibilità, avete già deciso la meta? Completo relax o avventura?

In realtà è al momento l’unica nota dolente. Abbiamo letto e studiato tanto, ma siamo ancora in alto mare. Di certo viaggeremo alla scoperta di culture a noi del tutto estranee, sperimentando nuove cucine e differenti sapori. Non appena partoriremo renderemo nota la meta!

16. Domanda di rito: come vi immaginate dopo? Anzi, tra 10 anni come vi vedete?

Ancora qui a scrivere, sempre dopo cena, speriamo su di un altro divano. Magari coi figli già messi a letto!

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17. Se doveste descrivere la vostra storia e il vostro matrimonio con una canzone, quale scegliereste?

Una su tutte, ci capitava d’ascoltarla un sacco di tempo fa. John Lee Hooker in Boom Boom Boom.    

Da 1 a 10 quanto contano per voi questi aspetti del matrimonio:

Partecipazioni: 7

Abiti: 6

Musica: 10

La macchina degli sposi: 0

Fiori e allestimenti in genere: 7

Personalizzazione: 10

Cibo: 10

Foto: 8

Atmosfera/location: 9

Bomboniere: 5

Ringraziamenti: 9

Per concludere le domande sul vostro “wedding mood”:  

Chiesa o comune? Rigorosamente comune

Cerimonia al mattino o al pomeriggio? Pomeriggio, giusto per dormire fino a tardi…

Ricevimento all’aperto o all’interno? All’aperto! E che cavolo, non vorrà pioverà mica il 9 agosto…

Dress code invitati sì o no? No, preferiamo che ognuno si senta libero/a di vestire come crede.

Piano bar o band musicale? Band

Primo ballo sì o no? Sì ma in compagnia di amici scalmanati.

Torta all’italiana o wedding cake all’americana? Una torta di ottima pasticceria. Ce piace magnà!!!

Lancio della giarrettiera sì o no? No

Partenza per il viaggio subito dopo il matrimonio o posticipata? Posticipata

Album fotografico classico o fotolibro? Classico rivisitato

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Grazie Stefania&Francesco per aver condiviso con noi il vostro punto di vista e i vostri ideali, io credo fortemente nel valore dell’etica sotto diverse sfaccettature, e penso che dovremmo tutti essere più attenti alle risorse che ci circondano ricordando che non sono infinite. Grazie anche perché a volte si pensa che argomenti come la tutela della biodiversità e della biocompatibilità siano “pesanti”, voi, invece, ci avete mostrato il lato sorridente e consapevole delle scelte sostenibili! Che dire… buona vita!

Trovate Stefania & Francesco sul loro blog: www.agostodelduemilaquindici.com


Photo credits:  www.agostodelduemilaquindici.com

Civico30©

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